Adagiato tra colline e vallate disseminate di eredità nuragiche, Torralba è un paese di quasi mille abitanti del Meilogu, sub regione del Logudoro, territorio di crateri vulcanici spenti. I primi documenti storici a citare la villa sono del 1064-65: detta Toralba o Turralba (da turris alba), si formò su un’altura, vicino alla chiesa di santa Maria, di cui non resta traccia. Vicino ad essa, nel 1615, fu edificata, in stile gotico-rinascimentale, la parrocchiale di San Pietro apostolo, che custodisce un altare ligneo con statue di tre santi, un fonte battesimale e un’ancona settecentesca con dipinti del XVI secolo. Le viuzze del borgo sono pavimentate e impreziosite da sedili in pietra e fontanelle. A metà gennaio vi si accendono i fuochi di Sant’Antonio abate, mentre la festa principale si celebra il lunedì dopo Pentecoste nella seicentesca chiesa dello Spirito Santo, a tre chilometri dall’abitato, con caratteristica processione a cavallo. Durante le celebrazioni scoprirai i sapori dei pani torralbesi (fresa e untinadu) e dolci (mantogadas, casadinas e sa gozzula de s’ou). Imperdibile, in campagna, è Nostra Signora di Cabu Abbas, edificata in stile romanico-pisano, in conci di calcare all’esterno e in trachite all’interno, tra XII e XIII secolo.