Si distende nel Campidano settentrionale, nella bassa valle del Tirso, una delle aree più fertili dell’Isola, coltivata a vigneti, oliveti, carciofi, pomodori, angurie e meloni. Solarussa è un centro agricolo di duemila e 500 abitanti a poco più di dieci chilometri da Oristano, dove, nel 1388, fu sottoscritto il trattato di pace tra Eleonora d’Arborea e Giovanni I d’Aragona. Il toponimo latino, solum russus, deriva dal colore della terra locale. Attività del XX secolo sono state l’Olearia, industria che produceva olio di sansa, e uno stabilimento di trasformazione dei prodotti agricoli, primo del genere nell’Isola. Oggi la viticoltura rende celebre il paese: nel Bennaxi, florida campagna solarussese, verdeggiano i vigneti di vernaccia. Al prelibato vino è dedicata una sagra accompagnata da degustazioni di pietanze locali.