Un tempo fu colonia fenicia, Othoca, la ‘città antica’ in contrapposizione a Neapolis, sorta in seguito a opera dei cartaginesi: da un promontorio dominava la laguna, all’epoca golfo navigabile, la cui sponda nord-orientale lambisce l’attuale abitato. Santa Giusta sorge sulle ceneri di una delle prime città dell’Isola, fondata nella seconda metà dell’VIII secolo a.C. insieme a Tharros e Sulky, che divenne poi municipium romano, e fu abbandonata nel Medioevo, quando, sotto il giudicato d’Arborea, la popolazione si concentrò attorno alla cattedrale di Santa Giusta. La maestosa basilica, costruita tra 1135 e 1145, sede di diocesi sino al 1503, ti apparirà con la sua imponenza su un poggio nella via principale: è un ‘tempio’ romanico intitolato alla martire che dà nome al paese, celebrata a metà maggio. Alcune colonne della basilica provengono da Tharros e dalla stessa Othoca, della quale, risalenti a epoca romana, si conservano anche due arcate del ponte sul rio Palmas.