È custode delle vicende plurimillenarie della penisola del Sinis, ‘lembo’ di terra sospeso sul mare, culla di civiltà e patria dei Giganti di Mont’e Prama, la maggiore scoperta archeologica di fine XX secolo nel Mediterraneo. Il ‘viaggio’ nel Civico museo archeologico di Cabras, inaugurato nel 1997 e intitolato a Giovanni Marongiu, eminente personalità locale, parte dal sito di Cuccuru is Arrius sulle sponde dello stagno di Cabras, i cui reperti esposti documentano un insediamento dal Neolitico medio a epoca romana imperiale: ammirerai i corredi funebri della cultura di Bonu Ighinu (V millennio a.C.), tra cui statuine della dea Madre e oggetti in pietra verde e ossidiana. Delle facies culturali successive (IV-III millennio a.C.), scoprirai sorprendenti ceramiche decorate. Le genti nuragiche impiantarono nel sito un tempietto a pozzo, che in età repubblicana fu inglobato in un santuario dedicato a un culto agrario, come testimoniano cinque steli di arenaria. Completano la prima sala i corredi di 55 sepolture di una necropoli del I-III secolo d.C.