Si adagia a fondo valle, attorniato da dolci e fertili colline, coltivate a frutteti, vigneti, cereali e orti. Pimentel è un centro di mille e 200 abitanti della Trexenta, nell’Antichità ‘granaio’ di Roma, le cui testimonianze sono visibili negli insediamenti di Sioccu, Villa Dei e Santu Sibippu, sorto su un precedente sito nuragico. Altri importanti resti nuragici sono in località Tanca Mastia e i ruderi del nuraghe Santu Pedru. Il paese nacque intorno al 1670 dalla fusione di due contrade, divise dal torrente Funtana Brebeis che attraversa l’abitato: Nuraxi e Saceni. Pramantellu (in campidanese) è un concentrato di storia, tradizione e archeologia. Al centro sorge la parrocchiale della Madonna del Carmine, risalente a fine XVII secolo, che conserva un ottocentesco altare marmoreo e un antico organo artigianale. La patrona è celebrata a metà luglio. Uno dei più antichi appuntamenti del paese (e di tutta la Trexenta) è su Cramineddu, anch’esso in onore della Vergine del Carmine, con precessioni in abiti tradizionali, associato alla sagra de s’Accodiu. A febbraio si celebra la Madonna di Lourdes con una processione fino alle grotte di sa Ruta.